Lo sport, come la diplomazia, è in grado di avvicinare le nazioni al di là di ogni barriera: che si giochi in team o no, lo sport è sempre comunità.
Con i campionati europei di calcio quasi giunti al termine e le Olimpiadi alle porte, il Consolato ha voluto dedicare l’ottavo appuntamento della rassegna “Storie di volti: Geschichten von Gesichtern” allo sport. Per questo motivo abbiamo coinvolto due campioni nostri connazionali: il calciatore Vincenzo Grifo e l’atleta paralimpico Daniele Cassioli.
Mercoledì 10 luglio al Regierungspräsidium di Friburgo abbiamo avuto l’onore di ospitare a Friburgo il più grande sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi: Daniele Cassioli.
Orgoglio italiano, Daniele ha raccontato la sua storia di sacrifici, successi e resilienza, di come lo sport gli abbia insegnato a fare del suo limite un punto di forza e di come la scrittura gli abbia permesso di diffondere il suo messaggio e il suo coraggio ad un pubblico sempre più ampio.
Il suo libro Il vento contro è stato distribuito ai giovani studenti e studentesse che si sono distinti nell’apprendimento dell’italiano durante l’anno: un manuale di vita che grazie al loro impegno potranno comprendere in lingua originale.
Ancora diplomazia sportiva con l’italiano più conosciuto a Friburgo: Vincenzo Grifo.
Giovedì 11 luglio a Schloss Ebnet Vincenzo Grifo ha condiviso con il pubblico la sua esperienza nel mondo del calcio e ci ha parlato del suo rapporto con l’Italia, dopo aver premiato i giovani della nostra circoscrizione che hanno partecipato al concorso “Fai goal anche tu!” promosso dall’Ambasciata d’Italia a Berlino in occasione degli Europei. I ragazzi e le ragazze presenti hanno avuto l’opportunità di conoscere e intervistare il loro calciatore preferito. Da anni elemento di punta dell’SC Freiburg, ad oggi Grifo è il calciatore italiano con il maggior numero di goal in Bundesliga, ma il legame con le sue origini è rimasto sempre forte: più volte infatti ha realizzato il sogno di indossare la maglia della Nazionale.
Giorni ricchi di insegnamenti grazie ai due campioni che ci hanno dimostrato come attraverso lo sport possiamo costruire legami più forti e promuovere valori di inclusione e cooperazione.